L’evento che vuole presentare i risultati delle indagini scientifiche eseguite su un’opera pittorica conservata nella cappella Coccia della Chiesa di San Nicolò di Bari di Isnello (Palermo) si terrà nei giorni 26 e 27 aprile.
Le giornate di studi, patrocinate dall’Associazione Italiana di Archeometria (AIAr), saranno occasione per rinnovare il dibattito sull’attribuzione del dipinto seicentesco riaperto anche grazie ai nuovi elementi restituiti dalla campagna di indagini diagnostiche di tipo non invasivo eseguite direttamente in situ tramite strumentazione portatile.
In particolare, lo studio tecnico-scientifico, condotto tramite riflettografia in infrarosso, radiografia X, fluorescenza UV e analisi di fluorescenza a raggi X, ha fornito numerose informazioni sui materiali pittorici originali e sulla tecnica esecutiva, come anche sull’attuale stato di conservazione del dipinto che ne rende difficile la lettura iconografica.
Il confronto tra le molteplici competenze, necessarie per comprendere un’opera d’arte e ricostruirne il processo creativo e le vicende storiche del contesto in cui è stata realizzata, permetterà di intraprendere nuove riflessioni circa le origini, la provenienza e la committenza di questa particolare Deposizione dipinta su tela che, ad oggi, non ha ancora trovato conferme di attribuzione ad un Artista o ad una bottega.
Le due giornate prevedono il primo incontro del 26 aprile per la presentazione del progetto di studi e del dipinto a cura del Sindaco di Isnello Dott. Giuseppe Mogavero. Il contesto di esposizione e l’iconografia della Cappella Coccia saranno illustrati dal teologo Salvatore Grisanti.
I lavori della seconda giornata, introdotti e moderati dal Prof. Massimiliano Pecoraro Marafon, integreranno aspetti storico – artistici e tecnico – scientifici approfonditi attraverso gli interventi del Prof. Giovanni Mendola che curerà un’introduzione sulla pittura del primo Seicento in Sicilia; del Prof. Rosario Termotto che presenterà gli aspetti storici e il ruolo di Giuseppe Coccia committente del dipinto e mecenate a Isnello nel primo Seicento; infine, l’intervento del Prof. Ferruccio Petrucci (Università di Ferrara e AIAr) illustrerà l’importante contributo dell’Archeometria per lo studio delle opere pittoriche introducendo i risultati delle analisi scientifiche ottenuti sulla “Deposizione di Isnello” presentati nel dettaglio dal Dott. Salvatore Schiavone e dalla Dott.ssa Maria Francesca Alberghina (S.T.Art-Test; Network AIAr – Aziende).
A conclusione degli interventi sarà aperto un dibattito a cui ciascuno dei convenuti è invitato a partecipare.