Firenze costituisce, per l’immenso patrimonio artistico di cui è ricca, una sorta di museo a cielo aperto; innumerevoli sono le guide turistiche che accompagnano i visitatori fra i suoi capolavori, alla scoperta di notizie storiche e architettoniche. Perché, allora, una nuova guida? La web app “Florence RockinArt” non è una “guida” tradizionale; essa vuole essere uno strumento utile e prezioso che ci accompagna nei tanti percorsi possibili all’interno del centro storico di Firenze, permettendogli di conoscere i materiali lapidei dei suoi monumenti; nella web app, infatti, troviamo, accanto a brevi note storiche e architettoniche, una dettagliata descrizione delle caratteristiche geologiche, mineralogiche e petrografiche dei materiali naturali e artificiali utilizzati nelle principali opere architettoniche della città. Come solitamente succedeva nel passato, anche a Firenze, i monumenti e le opere d’arte furono realizzati principalmente con le rocce affioranti nelle aree limitrofe alla città. In questo modo, l’utilizzo delle pietre comportava costi limitati di approvvigionamento e trasporto. Nasceva, così, una stretta relazione fra grandi artisti, come Brunelleschi e Michelangelo, ed il loro territorio, ricco di quelle pietre che avrebbero costituito le materie prime per I loro capolavori. Ecco, quindi, che i principali litotipi utilizzati nell’architettura fiorentina erano proprio le due arenarie, Pietraforte e Pietra Serena, estratte dalle antiche cave (la Pietraforte nelle colline a sud di Firenze, la Pietra Serena a nord nelle colline di Fiesole), separate dal corso del fiume Arno; queste pietre conferiscono alla città i suoi particolari colori: tonalità ocracee della Pietraforte medievale e grigio ceruleo della Pietra Serena rinascimentale. Alle due arenarie si aggiungono il bianco dei Marmi provenienti dal bacino marmifero delle Alpi Apuane, il rosso dei Calcari massivi e nodulari delle cave della provincia di Firenze e della Toscana meridionale, il verde delle Serpentiniti, provenienti dalle cave di Firenze e Prato. La conoscenza della litologia della città fornisce quindi una cultura materiale che si basa sull’ampia gamma di pietre utilizzate, nel corso delle diverse epoche, nell’architettura, integrando le conoscenze storiche e architettoniche di Firenze. Attraverso la web app “Florence Rockinart” è possibile, quindi, seguire i colori e le caratteristiche delle diverse pietre di Firenze, guardando la città con occhi nuovi e da una prospettiva differente e più attenta. La web app “Florence RockinArt”, disponibile in italiano e in inglese, è consultabile online o scaricabile gratuitamente su cellulare o tablet.
Elena Pecchioni & Alba P. Santo
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra
https://www.florence-rockinart.it/